Igiene e pulizia sterilizzatori: una attenzione sempre crescente

Negli ultimi anni si è assistito ad una sempre più crescente attenzione verso i consumatori, in termini di sicurezza e igiene. Quando andiamo dal parrucchiere e ancora più dall’estetista, la pulizia è la prima cosa a cui prestiamo attenzione oltre che alla bravura del o della professionista stesso.

Recentemente inoltre, le norme igienico sanitarie, si sono fatte sempre più severe soprattutto per quanto riguarda la sterilizzazione dei prodotti e degli attrezzi utilizzati nel mondo di cerette e manicure. Lo sterilizzatore è quindi per un professionista del campo uno strumento indispensabile sia perché obbligatorio, sia perché garantisce la perfetta pulizia che evita ai clienti di contrarre infezioni di qualsiasi genere.

Tipi e modelli di sterilizzatore: dai più obsoleti ai più innovativi

In commercio esistono diversi tipi di sterilizzatore. Fino a pochi anni fa, lo sterilizzatore più usato nei centri estetici era quello alle sfere di quarzo che, riscaldate, venivano poste in una piccola cavità in cui venivano poi inseriti gli attrezzi del mestiere.

Questo strumento è in grado però di sterilizzare solamente alcuni materiali come il ferro e più genericamente il metallo. Tuttavia ultimamente il presidio sanitario ha vietato l’uso di questo sterilizzatore perché ritenuto non sufficiente ad uccidere tutti i batteri vivi che vengono in contatto con l’attrezzatura durante l’utilizzo.

Successivamente vi è lo sterilizzatore a caldo che infonde getti di acqua calda o vapore, o semplicemente aria bollente, ma anche questi ultimi sono stati ritenuti poco idonei alla sterilizzazione vera e propria: sono sì buoni per detersione e pulizia, ma come germicidi non del tutto sufficienti.

Infine troviamo le lampade UVA e quelle ad ultrasuoni, a prezzi piuttosto contenuti, che riescono a soddisfare le esigenze medico sanitarie e a sterilizzare utensili. Infine, trionfa su tutte, ma ad un prezzo davvero alto, l’autoclave ospedaliera che, oltre alle elevate temperature, garantisce una profonda sterilizzazione grazie anche alla capacità di produrre vuoto e e quindi creare un ambiente in cui è impossibile la vita di qualunque organismo.

Attenzione a come (e dove!) si lavora

Nonostante tutti i consigli e le analisi dei diversi tipi di sterilizzatore in campo estetico, si consiglia sempre, laddove sia possibile, l’utilizzo di strumenti usa e getta come palette stendi cera o attrezzi per pedicure, così da ovviare in maniera assoluta alla possibilità di formazione di germi e batteri.

Concludendo, la pratica di sterilizzazione è ciò che fa di un professionista, un lavoratore serio e competente. Molto spesso infatti, molte ragazze si improvvisano esperte del mestiere, svolgendo il lavoro in casa e, tralasciando l’aspetto fiscale, non garantiscono sempre un ambiente pulito e sopratutto un utilizzo consapevole e corretto degli attrezzi da utilizzare.

Prima quindi di rivolgervi ad un’ estetista, accertatevi sempre che abbia un buono sterilizzatore, (non solo quello al quarzo!) e che lo utilizzi in maniera adeguata.