Terra promessa: gli Hunza, il popolo più longevo del mondo

Immaginate un posto dove non ci si ammala, né di cancro né di altre malattie. Dove tutti vivono sopra i cento anni, nessuno escluso. Dove la salute è ottima senza problemi di vista e udito. Dove si respira aria buona e si beve acqua pura. Dove non c’è stress, traffico ed inquinamento.

In una valle del Pakistan del Nord, nei pressi del confine cinese, tutto questo è pure realtà. La valle dell’Hunza è un territorio situato a 2438 metri di altezza ai piedi della catena montuosa dell’Himalaya, ed è abitata da una comunità che prende il nome dalla valle stessa, gli Hunza appunto, famosi per essere considerati i più longevi del mondo. Qui, infatti, l’età media supera i 130 anni di età ed alcuni riescono a vivere fino a 140 anni.

Alimentazione sana e digiuno

Alla base di tale record non ci sono trucchi o miracoli, ma il processo di rallentamento delle cellule del corpo dettato da un particolare stile alimentare. La valle dove questo popolo abita è caratterizzata da un territorio roccioso, poco irrigabile e quindi non predisposto per l’allevamento ed il pascolo degli animali.

Ragion per cui, gli Hunza vivono con i prodotti derivanti da un’agricoltura di sussistenza. Occasionalmente si nutrono anche di carne, ma principalmente di gallina o di pecora. È errato quindi dire che gli Hunza sono una comunità vegetariana, ma la ragione per cui non mangiano molta carne è direttamente implicabile alla morfologia del loro territorio.

La loro dieta si basa su verdura, cereali e i prodotti derivanti dal latte quali ricotta, formaggio e burro. Come bevande acqua ed un vino prodotto in casa con l’uso di uva selvatica. Un abitudine alimentare apparentemente non lontana dalla nostra se non fosse per alcuni periodi di semi digiuno in primavera a cui seguono alcune settimane di digiuno completo.

Durante il semidigiuno, della durata di due mesi, gli Hunza si nutrono solamente di frutta secca raccolta e conservata durante l’anno; nelle settimane in cui invece non mangiano alcun cibo, essi si nutrono essenzialmente di acqua.

Infatti c’è da specificare che vista la posizione geografica e l’altura, non solo l’aria è più pulita a beneficio della produzione di globuli rossi, ma soprattutto essa è alcalina. Si compone quindi di molte proprietà nutritive, antiossidanti e terapeutiche rendendo stabile il PH del sangue.

Altro che “antichi”

La loro giornata è caratterizzata da un’intensa attività fisica fatta di lunghe camminate alla ricerca di cibo e di terreni fertili che coinvolge tutta la comunità, giovani e vecchi, donne e bambini. Gli Hunza sono un popolo che è rimasto isolato per molti anni, anche a causa dell’assenza di vie di comunicazione che collegavano i loro luoghi con i centri più industrializzati.

Non per questo si può affermare che sono un popolo arretrato. C’è infatti il concetto di famiglia, c’è parità tra uomo e donna, ci sono diritti per tutti e c’è una gerarchia di ordine religioso che regola il funzionamento della comunità.

C’è soprattutto un rispetto reciproco assoluto basato su condivisone, amore e solidarietà. Ma soprattutto c’è salute e non c’è sofferenza, nemmeno quando arriva, purtroppo anche per gli Hunza, quella fine naturale chiamata morte.