Momento del parto: il miracolo della vita

Non sappiamo quando un bimbo si renda conto per la prima volta di essere al mondo. Se c’è consapevolezza di vita già dopo il concepimento o se il mondo gli si illumini solo dopo che viene dato “alla luce”. La nascita di un bimbo affascina e spezza il respiro anche ai più duri di cuore.

Per il suo processo di attesa lungo quasi un anno, per le aspettative che si nutrono intorno al nuovo nato o per la vita di una famiglia che cambia e cresce. La nascita è infatti un evento maturato, vissuto, che incide non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. E poi finalmente il parto. Una vita nuova, una nuova creatura al mondo, un nuovo inizio.

Il legame indissolubile con i genitore: dal primo momento a tutta la vita

C’è qualcosa che va oltre al taglio del cordone ombelicale, ad un vestito o ad un braccialetto di riconoscimento. Questo qualcosa è una relazione indissolubile che nasce fin dal primo istante insieme alla nascita stessa. Un collegamento fisico e psichico tra genitori e neonato che gli esperti indicano con il nome di “bonding”, ossia legame.

Un senso di attaccamento e appartenenza che il bimbo ha nei confronti di un padre ed una madre che si confrontano non più con un sogno ma con loro figlio, un bambino “carne e ossa”. Questo da vita ad un’energia forte perché nuova e positiva che le due parti, genitori da un lato e neonato dall’altro, si scambiano a vicenda in modo percepibile.

Inizia così un processo di riconoscimento reciproco attraverso il quale il bimbo si apre al mondo lasciando che uno stato di dormiveglia si sostituisca la pianto iniziale. Un’apertura che sa di scoperta, di ascolto del battito cardiaco genitoriale e di orientamento fisico e visivo. Il bambino è già infatti, in questa fase, in grado di registrare e memorizzare le prime immagini.

Il contatto: il primo linguaggio del neonato

Una fase di poche parole, ma tante emozioni. Un silenzio che dice tutto e lascia parlare le sensazioni che gli occhi ed il cuore trasmettono. Ed è per questo che, quando le situazioni lo permettono e in assenza di spiacevoli complicazioni, è importante che il neonato venga subito messo tra le braccia della mamma, pronta a fargli sentire la sua voce, il suo battito e le sue sensazioni.

Tra le braccia materne, o paterne, il bimbo si sente già a casa, protetto e sicuro tra la sua famiglia. Un’attenzione specifica e fondamentale che deve essere data fin dall’inizio per non far sentire il piccolo abbandonato e trascurato.

È infatti importante sapere che nei minuti che seguono il parto, il bimbo tende ad essere colpito non solo dalla luce e dai rumori, ma anche dalla temperatura e dalla sensazione di vuoto a causa dell’assenza di acqua. Ed è così che il piccolo cerca un luogo dove stare in equilibrio ed al sicuro, trovandolo tra le braccia e sulla pancia della mamma.

Un momento di grande valore che si può protrarre in alcuni casi per un paio di ore per mettere le fondamenta a quello che sarà un rapporto inseparabile per gli anni che seguiranno. Un’esperienza diretta i cui benefici di breve e lungo termine non sono misurabili da nessuno studio o ricerca scientifica.